Di nebbia & Di terra, la personale di Jacopo Pannocchia al Museo Civico Villa Colloredo Mels

07.03.2025

Recanati e Restauro è orgogliosa di promuovere la mostra “Di nebbia e di terra”, una personale dell’artista marchigiano Jacopo Pannocchia, che sarà ospitata al Museo Civico Villa Colloredo Mels dal 16 marzo al 25 maggio 2025. Questa collaborazione con l’artista segna un nuovo capitolo di un progetto che sostiene e valorizza il talento creativo locale, arricchendo la nostra comunità con eventi culturali di alta qualità. Come sempre, siamo felici di far parte di un’iniziativa che stimola la riflessione e l’esplorazione artistica, offrendo un’esperienza unica ai visitatori.

La mostra, curata da Mario Finazzi e Luigi Petruzzellis, presenta un nucleo di opere che raccontano la ricerca e la poetica dell’artista, incentrata sull’elemento della terra, che si manifesta in diverse forme e tecniche.

In esposizione ci sono quindici sculture in ceramica, realizzate con varie terre – dalla terra nera antracite a quella rossa, ricca di ossido di ferro. A queste si aggiungono tredici tavole di legno preparate con la tecnica dell’imprimitura, arricchite con impasti di argille, pigmenti, ossidi e grafite. L’elemento della terra è protagonista anche nei disegni su carta ottocentesca, probabilmente provenienti dagli archivi di congregazioni religiose, che ritraggono armature fatte di terre e grafite, con interventi a inchiostro. Completano la mostra una serie di opere grafiche, tra cui xilografie su legno di filo, acqueforti e disegni.

Jacopo Pannocchia si distingue per la sua ricerca che attraversa una varietà di medium, mantenendo tuttavia una coerenza stilistica che crea un dialogo continuo tra il formale e l’informale. Le sue opere esprimono una tensione tra l’inconscio, rappresentato dalla nebbia, e il dato reale. La terra, nella sua molteplicità di consistenze e sfumature, è il cuore pulsante della sua produzione, non solo nelle sculture, ma anche negli inchiostri, realizzati con una miscela di argilla, grafite, pigmenti e acqua.

Nel suo intervento, Mario Finazzi, curatore della mostra, descrive la “nebbia” come uno stato primordiale, “il non definito, il mutevole senza sosta”, che si condensa in un’immagine. La mostra invita lo spettatore a riflettere sul confine tra materia e pensiero, tra caos e ordine, stimolando un’esperienza visiva ed emotiva che tocca le corde più profonde dell’immaginario umano.

Un appuntamento imperdibile per gli amanti dell’arte contemporanea, del disegno e della scultura, che potranno immergersi in un universo di forme e significati espressi attraverso la potenza della terra e l’intensità della nebbia.

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